Foto: Uniti per Leonessa ©
È andato in onda l’ulteriore atto, temiamo non sia l’ultimo, della deprimente rappresentazione della scarsa capacità della nostra classe politica locale a tutti i livelli.
C’è chi organizza sit-in e c’è chi come il Presidente della provincia di Rieti afferma che i soldi ci sono sì, ma non si possono spendere, perché bisogna attendere la progettazione esecutiva del TSM2.
IL TSM2 non prevede la messa in sicurezza della strada, pertanto non c’è nessun nesso tra messa in sicurezza e avanzamento del TSM2.
In realtà i soldi per la strada ci sono e sono ricompresi nell’ordinanza n. 64 del 6 settembre 2018 firmata dal Commissario Straordinario del Governo Ricostruzione Sisma 2016, e la cosa incredibile è che la Provincia, nell’ambito dell’iter del progetto del TSM2, ha affermato in documenti ufficiali di essere a conoscenza dell’esistenza di tali fondi e che saranno quelli usati per garantire la messa in sicurezza di cui beneficerà il TSM
Peraltro, al riguardo, il presidente della provincia dovrebbe spiegare come, in assenza della progettazione esecutiva del TSM2, si siano potuti invece erogare quasi 8 milioni per realizzare tra l’altro i due impianti di risalita di Leonessa.
Sono trascorsi tre anni e i soldi giacciono tranquilli in attesa di essere spesi. Invece di lanciare grida di dolore e organizzare sit-in di protesta sarebbe stato più produttivo mettere in atto tutte quelle azioni che probabilmente avrebbero portato a soluzione il problema, tempo ce n’era.
Magari questo territorio si merita una classe dirigente con maggiore competenza e attenzione, per non dimenticarsi di avere a disposizione le risorse per risolvere i problemi del territorio.