IL PROGETTO

17/05/2007 - Completamento comprensorio sciistico leonessano "Massiccio del Terminillo" in loc. Valle della Meta, Fontenova, Vallonina, Prato dei Sassi, Sella di Leonessaproponente: ISIC S.P.A.comune: Leonessaprovincia: RI Parere NEGATIVO 59060 del 04/03/2010 Negativo - Pubblicato sul B.U.R.L.

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PETIZIONE #NOTSM

CLICCA QUI PER SOSTENERLA https://www.youtube.com/watch?v=ACkwm3uxkcY&feature=youtu.be Il PROGETTO TSM - Già bocciato due volte a causa del devastante impatto sul territorio, il progetto TSM prevede la realizzazione di oltre 7 km di nuovi impianti nelle parti più integre del Terminillo,

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#NOTSM

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Analisi del Business Plan della Fabbrica di Debiti

VIDEO REPORTAGE: Monte Terminillo, TSM2 quale futuro?

Guarda la registrazione integrale di “TSM2 – QUALE FUTURO”

Il progetto prevede un investimento di 50 milioni di euro. La Regione finanzierebbe a fondo perduto il progetto con un contributo di 20 milioni di euro

Rimane da reperire a carico del Consorzio la maggior parte della copertura 30 milioni di euro.

I proponenti del progetto TSM2 dichiarano che l’iniziativa è in grado di auto finanziarsi

E a sostegno di questa affermazione hanno presentato un piano economico finanziario temerario che se si realizzasse farebbe del Terminillo il leader indiscusso a livello nazionale per crescita e redditività tra le Società gestrici di impianti

Infatti secondo i proponenti nella prima stagione (2021/2022) con nuovi impianti non completati:

  • Raggiunge 280.000 presenze (+240.000 rispetto alle stagioni con presenza di neve)
  • È il primo comprensorio dopo Roccaraso +40% di presenze rispetto sia a Campo Felice che a Ovindoli
  • Fattura 5milioni milioni nel 2021 e supera Campo Felice

Inoltre:

  • Genera nei 5 anni oltre 20 milioni di cassa, quando il problema delle stazioni sciistiche è proprio l’aumento dei debiti per fronteggiare gli investimenti in particolare sull’innevamento programmato
  • A fine piano raggiunge 9 milioni di euro di fatturato uguagliando Roccaraso

Siamo nel campo della Fanta-economia.

L’iniziativa comporta seri rischi finanziari e di default per gli aderenti al Consorzio, generando nel periodo (2020-2030) uno sbilancio finanziario di 40 milioni di euro.

Il progetto nasce con una vocazione alla sopravvivenza di breve periodo all’interno di una filosofia di economia assistita

Il territorio invece ha bisogno di una solida programmazione dello sviluppo, che valorizzi le eccellenze del territorio attraverso una rete di iniziative, piuttosto che puntare su investimenti isolati peraltro concentrati su iniziative fallimentari.

È questa una politica, tra l’altro finanziata da denari pubblici, che non promuove lo sviluppo e genera debito a carico dei cittadini, ma ancor più grave drena e priva il territorio di risorse che andrebbero indirizzate a iniziative in grado di generare valore.

Siamo a Vostra disposizione per un confronto, in qualsiasi sede, basato non su narrazioni irreali e fantasiose ma su analisi e considerazioni rigorose di ordine tecnico.